Un torrese dietro la vittoria di Procida Capitale della Cultura

C’è un esperto manager di Torre del Greco dietro il successo della candidatura di Procida a Capitale Italiana della Cultura 2022. L’isola di Arturo si è affidata ad Agostino Riitano, torrese doc, per raggiungere il meritato successo. D’altro canto il manager poteva già vantare traguardi prestigiosi: c’era lui anche dietro la vittoria di Matera Capitale Europea della Cultura 2019!
E in città è sempre lui direttore della candidatura UNESCO dell’Arte dell’Incisione del Cammeo, per il riconoscimento della nostra eccellenza.
Nomade per vocazione e manager per attitudine, sperimenta modelli di rigenerazione urbana mediante la valorizzazione del patrimonio culturale e delle imprese creative, attivando processi di co-creazione e progetti d’innovazione sociale.

Ha pubblicato Sud Innovation – Patrimonio Culturale, Innovazione Sociale e Nuova Cittadinanza (Franco Angeli, Milano), un libro che racconta come il Sud Italia sia un laboratorio per nuove forme di cittadinanza culturale e cambiamento sociale e Artigiani dell’immaginario, un racconto che annoda riflessioni e incontri con artisti, maestri, uomini semplici, soprattutto con artigiani dell’immaginario, insieme ai quali l’autore costruisce un coro di visioni e pratiche, l’artigiano dell’immaginario assembla cultura, dialogo, dolore, speranza: all’interno di un mondo complesso, che ci fa sentire perdutamente piccoli, egli fonda mondi nuovi in cui l’uomo parla all’uomo e inventa la sua felicità.

Negli ultimi 10 anni è stato direttore artistico di Eruzioni Festival, Barock – viaggio sulle tracce del barocco, Festival delle Culture Giovani, Trasparenze Festival: progetti dedicati alle performing arts, danza, teatro e musica contemporanea.
Si è occupato del management culturale del progetto di rigenerazione del quartiere Rione Sanità di Napoli, sperimentando un approccio mediterraneo al design di una smart-city. Ha lavorato nel 2014 alla creazione del Piano di Sviluppo Turistico-Culturale della Repubblica Dominicana ispirandosi al principio della “triple bottom line” e finanziato dal Banco Interamericano de Desarrollo. È stato parte del team dell’OECD per attuazione del progetto “ACTORS: Attrattori Culturali per il Turismo e l’occupazione nelle Regioni del Sud Italia”. Nel biennio 2014/2015 è stato coordinatore di staff dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli per la predisposizione di una policy strategica per la cultura.

Ha fondato: Rural Hub, il primo haker space italiano che favorisce l’affermazione di change maker in ambito rurale; l’Associazione Culturale Jazzi per la promozione dei processi di innovazione culturale nelle aree interne; l’Associazione Culturale Officinae Efesti per la creazione e la promozione delle arti contemporanee nell’area Euro-Med.

E’ stato docente di project management nel Corso di Alta Formazione in Management dei Beni Culturali e Ambientali dell’Università Federico II di Napoli, e membro della faculty del MEMIS – Master Economia, Management e Innovazione Sociale organizzato dall’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e Human Foundation.

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