Subito al lavoro i funzionari, impegnati alla progettazione degli interventi di restauro e valorizzazione del bene e oggi in prima linea negli interventi di urgenza necessari.
“Il cedimento accende i riflettori su un tema attuale che interessa l’intero territorio del golfo di Napoli ed è lo sciame sismico che quotidianamente ci interessa – interviene il direttore Francesco Sirano – sul quale il parco è particolarmente attento, non possiamo escludere che il crollo sia dovuto proprio a tali fenomeni, che si sommano alle sollecitazioni che i diversi mutamenti dello scenario climatico determinano anche sul patrimonio culturale.
Garantire la sicurezza del patrimonio e di tutti coloro che lo vivono, dai lavoratori ai visitatori, è una delle direttrici principali del nostro operato, in un processo di continuo miglioramento ed adeguamento alle circostanze ambientali e agli elementi di contesto, ad esempio sono recenti gli interventi per l’installazione di defibrillatori nel parco di Ercolano.
Interpretiamo con fierezza la recente assegnazione della villa al patrimonio di competenza del nostro Parco, come siamo abituati oramai da tempo il territorio è il nostro riferimento costante nella costruzione di rete, e dunque anche in questo caso uno dei nostri orientamenti è la creazione di un networking territoriale di sinergie con tutte le istituzioni, associazioni, stakeholders, che nel tempo hanno già manifestato il loro amore per il patrimonio culturale, come il Comune di Torre del Greco e l’Archeoclub, pronti a rendersi protagonisti dell’attivazione delle forze positive per la manutenzione e la valorizzazione della cultura”.