Dacia Maraini al Circolo Nautico di Torre del Greco: una giornata dedicata ai sogni, alla parola e alla libertà

Giovedì 30 ottobre la grande scrittrice italiana incontra studenti e cittadini al Circolo Nautico di Torre del Greco. Un evento promosso da Carmine Paino per celebrare la forza della letteratura e l’importanza del dialogo tra generazioni.

Il Circolo Nautico di Torre del Greco si prepara ad accogliere Dacia Maraini, una delle più importanti scrittrici italiane viventi. L’appuntamento è fissato per giovedì 30 ottobre, con un doppio momento di confronto: al mattino (ore 10:00-12:30) la Maraini dialogherà con gli studenti delle scuole del territorio, mentre nel pomeriggio (ore 16:00-18:00) sarà protagonista di un incontro con i soci del Circolo e con il pubblico cittadino. Si raccomanda la massima puntualità.

L’iniziativa, promossa e organizzata da Carmine Paino (libreria Alfabeta / Mondadori), nasce con l’intento di offrire alla comunità torrese un’occasione preziosa di incontro con una delle voci più sensibili della letteratura contemporanea. A moderare l’incontro sarà il giornalista Salvatore Perillo, con interventi della filosofa Ester Basile (Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli) e letture a cura della sociologa Antonietta Selvaggio. Le videoriprese saranno affidate alla documentarista Mariarosaria Rubulotta dell’I.I.S.F.

Ad aprire la giornata, i saluti istituzionali di Gianluigi Ascione, presidente del Circolo Nautico, e dell’avvocato Luigi Mennella, sindaco di Torre del Greco.

Protagonista dell’incontro sarà “La bambina che vola” (Rizzoli), il recente libro di Dacia Maraini, che affronta con delicatezza e profondità i temi della libertà, dell’infanzia e della capacità di sognare anche nei momenti più difficili.

«È un grande piacere accogliere Dacia Maraini a Torre del Greco — dichiara Carmine Paino, organizzatore dell’evento — una delle voci più significative della letteratura italiana contemporanea. Con La bambina che vola*, l’autrice ci accompagna ancora una volta in un viaggio tra realtà e immaginazione, affrontando con la sua sensibilità temi profondi come la libertà, l’infanzia e la capacità di sognare anche di fronte alle difficoltà della vita. Ringraziamo Dacia Maraini per averci regalato questa storia delicata e potente, che invita a guardare il mondo con gli occhi puri e curiosi dei bambini, ma anche con la consapevolezza degli adulti che hanno imparato a volare attraverso la parola».

In passato, a Torre del Greco, Dacia Maraini, nel 2007, è stata insignita del premio leopardiano La Ginestra, e nel 2017 ha incontrato gli studenti del Liceo Scientifico Nobel; la sua presenza a Torre del Greco conferma l’attenzione costante della scrittrice verso il dialogo con le nuove generazioni e con le realtà culturali del territorio napoletano.

L’appuntamento si preannuncia come un importante momento di condivisione culturale per la città, confermando il ruolo del Circolo Nautico di Torre del Greco come luogo di incontro, crescita e dialogo tra le generazioni.

* La sinossi del libro | Sara è un’artigiana, con le sue mani esperte intaglia il legno, scava, tornisce, pialla ogni pezzo con l’amore che si deve a un oggetto unico e insostituibile. Bambole, burattini, trenini, animaletti sono la sua unica compagnia. Da tempo infatti, dopo che il marito se ne è andato di casa con una donna più giovane, Sara vive ritirata. Una notte che stenta ad addormentarsi però ha una visione: una bambina diafana dagli occhi curiosi le appare mostrando un collo lungo che la fa somigliare a un ritratto di Modigliani. La bambina è fatta della sostanza dei sogni, ha un paio di ali dietro la schiena e dice di avere un rapporto speciale con un certo Signore che sta nei cieli. È di lui che parla alla donna, raccontandole storie della Bibbia. Sono storie d’amore, speranza e dolore, illuminanti risposte alle domande sulla vita che Sara porta nel cuore. Avvicinandola, a ogni risveglio, a una metamorfosi inaspettata. Con questo libro, Dacia Maraini ci consegna un’irresistibile rilettura del canone, inaugurando un nuovo progetto tutto al femminile, il racconto dei Dieci Comandamenti attualizzato dalla penna di dieci grandi scrittrici. «Non avrai altro Dio all’infuori di me» sembra dirci la bambina stessa, con la sua voce irriverente e spassosa. Così il primo dei Comandamenti diventa un inno all’ascolto della propria interiorità e di ciò che non è possibile spiegare – i sogni, le ossessioni -, ma che a volte è l’unico esile filo rosso che ci lega a verità antiche.

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