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Tratto dal n°15
de LA TORRE
24-9-1969
 
 
 
Hippies! .. Hippies! .. Hippies! .. Uffà!
perditempo

Qualcosa sta accadendo. Qualcosa di strano, di incerto, di allarmante, di vivo. Qualcosa che minaccia molte sane tradizioni di questo Paese, e reclama il diritto di dare alla nazione la sua ultima possibilità di salvezza. I soggetti attivi di questo «qualcosa» sono chiamati hippies, happeners, flower, children, beatniks, ecc.
Queste sono le prime righe dell'introduzione ad un libro redatto a cura di Jerry Hopkins dal titolo «Le voci degli hippies» - Edizione Laterza, Bari 1969.
Il fenomeno sta dilagando in tutto il mondo come una scossa che sconvolge non solo le città ma anche i villaggi più remoti. Il libro citato è una raccolta di interviste ed articoli pubblicati sulla stampa cosiddetta «sotterranea» che è poi la voce ufficiale di questi ambienti hippies, per mezzo della quale trattano i loro «problemi» che vanno dalla guerra e dalla pace alla religione, dalla politica alla droga, dall'amore e sesso alla scuola, ecc. ecc.
Nel recensire il libro («Il Tempo», 12 - 9 - 1969) Enrico Falqui scrive: « Zozzerie? E' triste, per non dire grave, che le cose considerate tali fino ad ieri per la grande maggioranza, lo siano ancora e a mala pena, per una minoranza sempre più esigua e sparuta». Ed aggiunge «Lasciarsi sfuggire un giudizio simile sia pure per cose che lo esigono di stretto dovere, si rischia di essere disprezzati come dei poveri benpensanti tra pavidi ed ipocriti». Infatti, basta dissentire su certe manifestazioni o mostrare di non disprezzare tanto il modo di fare certe cose tradizionali che vi spifferano sotto il muso la qualifica «matusa», «passatista», «tradizionalista», «conservatore», «antiprogressista» e «cafone».
Nello scorrere il libro si apprende, secondo gli hippies, che la droga fa bene, che la Chiesa deve morire, perché senza la morte non c'è la resurrezione ed altre cose che la pubblica decenza vieta di scrivere sui giornali e che riguardano l'amore, naturalmente, anzi ... contronaturalmente. Eppure fino a pochi anni fa si aveva un altro concetto di questo sentimento.
Una lettrice di una rivista americana, sulla quale la grande attrice Marlene Dietrich curava una rubrica, formulò la seguente domanda, abbastanza semplice ma abbastanza imbarazzante:        
«Che cosa è l'amore»? Marlene Dietrich rispose così: Se non lo avete conosciuto non lo capireste se ve lo spiegasse. Se l'avete conosciuto non avete bisogno di me per una definizione ... Comunque l'amore è una cosa su cui non dovreste cercare di riflettere. Come la Fede, è una cosa nobile, grande e lontana oltre la portata del nostro ragionare sul perché e sul percome». (G.C. Castello - «Il divismo nel Cinema - ERI, Torino 1967).
 Cosa strana! Proprio questi sentimenti così nobili che fanno distinguere l'uomo dalla bestia oggi sono messi in discussione, voglio dire che si vuol risolvere il «problema». Inopportuni rimestolamenti di queste cose alle volte ordinate anche dall'alto, hanno provocato un terremoto nelle menti meno preparate, che, scambiando la fede con il ragionamento e l'amore col sesso, hanno materializzato l'uomo e l'altro e se a questo si aggiunge l'errata interpretazione della libertà, ne viene fuori un guazzabuglio tale e, senza gli opportuni chiarimenti e provvedimenti, ci avvieremo velocemente presso il baratro della depravazione totale con tutte le conseguenze disastrose per l'Umanità intera.
La contestazione, i dibattiti, il ragionamento non servono, ne serviranno mai a far credere o far amare. Capelloni e chitarre elettriche non riusciranno a far elevare la mente a Dio. Né le «innovazioni» avranno la virtù di cambiare il mondo in meglio, quando si vogliono apportare a tutti i costi, rinnegando in toto qualsiasi cosa passata.
Il presente esiste in quanto è esistito il passato ed esisterà il futuro e, «comme cucozza canta» non sarà migliore del presente.
Agli hippies arrabbiati, agli «innovatori» dedichiamo questa breve e rapida carellata e vedremo anche come non hanno «innovato» un bel niente e che molte pretese «innovazioni» non sono altro che scimmiottature che ritornano, possibilmente peggiorate ed imbastardite.
Ha inizio la carrellata: Silenzio!... Si gira! ... Motore! ... Ciak!
Si profila all'orizzonte un ritorno non sappiamo quanto gradito e profumato. Dopo la enorme diffusione del tabacco da fumo, le donne fra breve metteranno fuori le «tabacchere» perché torna di moda
'A PEZZECATA 'E TABACCHE
Ottimo affare per il Monopolio di Stato che metterà in vendita enormi quantità di
ERBA SANTA E SANT'ANTONINO
Etcci! ... - Salute! ...- Grazie! ...
Per evitare di sporcarsi gli abiti con la polverina gialla useranno i bavaglini come i bambini e non ci sarà bisogno di ricamarci sopra: «Non baciatemi»! Perché nessuno oserebbe farlo. Oppure scriveranno «Baciatemi»! Tutti i gusti sono gusti.
 Nella penombra delle «boites» dei salotti o dei cespugli si potrà udire, sussurrare così: - Cara, non trovi ottima la miscela della nazionale esportazione con il sant'Antonino? - No, Eustorgio! A me, veramente, piace la sigaretta fatta con i mozziconi, con l'aggiunta del 30% di erba santa, del 30% di sant'Antonino, e del 40% di «tabbacco p'à pippa». Ti dico che è una ... poesia.
Naturalmente    usciranno contemporaneamente dentifrici che daranno «l'assicurazione alito per 25 ore al giorno» e saranno naturalmente profumati all'aglio, alla cipolla, al ravanello, alle fave abbrustolite e alle noccioline americane, che poi sarebbero al «pestacchio» (attento proto ho detto proprio pestacchio).
Dopo la delizia delle narici passiamo a quelle degli occhi parlando di un'altra innovazione, non tanto recente per la verità:
IL NUDISMO   
il quale sta facendo passi da giganti. Apprendiamo dai giornali che in Germania da un campo nudista è stata avanzata la richiesta di un sacerdote per la celebrazione della Messa in quel campo per un gruppo rispettabile di fedeli, naturalmente nudi, ed apprendiamo altresì che il sacerdote avrebbe dovuto «vestire» gli stessi indumenti che indossavano i fedeli. Inutile dire che 
LA MESSA AL CAMPO
non è stata celebrata per l'atteggiamento «passatista» e «retrogrado» del vescovo di Aquisgrana il quale con una mentalità piuttosto «antica» sostiene che per la Messa, il sacerdote deve indossare ... almeno il camice e la pianeta. Da più parti si sono levate vibrate proteste, per questo attentato alla ... libertà. Se c'è stato il veto del vescovo vuol dire che prima c'era stata l'accondiscendenza del sacerdote?
In Africa, invece, continente sottosviluppato o in via di sviluppo e precisamente nella Repubblica del Malawi il Presidente dello Stato ha dichiarato
GUERRA ALLE MINIGONNE
 Le ragazze hanno risposto picche al Presidente il quale per stroncare definitivamente il malcostume (lo dice lui) ha vietato la vendita dei vezzosi e minuscoli indumenti e qualunque ragazza, in minigonna o calzoni, colta alla presenza del Presidente, verrà immediatamente deportata. Costatato che il Presidente del Malawi agisce mala(wi)-menta ed esagera molto, forse con l'intenzione di evitare che le ragazze malawiane mostrino di essere molto sviluppate... passiamo senz'altro alle «innovazioni» urbanistiche e constatiamo che malgrado tutto, qualche cosa di buono c'è ed è il ritorno dei
LAMPIONI A GAS
  
Infatti in alcune vie di Roma, prima, e di Genova poi, hanno demolito gli impianti di illuminazione elettrica ed al posto delle fredde e allucinanti lampade fluorescenti, hanno rimesso i vecchi e romantici fanali a gas che armonizzano con l'architettura della loro epoca.
A questo punto, con il vostro consenso, faccio un sogghigno di soddisfazione perché è una cosa che mi fa piacere ... Sto sogghignando ... Ho finito di sogghignare.
Vorrei, timidamente, ma vorrei, che alcune vie del centro della nostra città, fossero anch'esse illuminate a gas, o almeno i due candelabri davanti alla Basilica di S. Croce, per spiegare meglio, quei lampioni con le «palline» da bigliardo sopra, e anche la piazza. Che ne dite, sindaco? Che ne dite ing. Focone? Li progettiamo questi lampioni a gas?
Pare di udire una voce sussurrare: - Ma tu che gas ... vuoi? Quello di città o quello delle bombole? E poi non sai che anche le lampade elettriche sono a gas di ... neon? Scegli bene. Nell'imbarazzo della scelta e con il timore di essere tacciato di volgarità per le ultime parole dette e per far notare a qualche eventuale «bacchettone» che la volgarità non è questa, consigliamo se vogliono cercarla con la sicurezza di trovarla, unita alla stupidità e allo schifo, di comprare qualche disco sul tipo di quello sul quale è incisa la canzone 
JE T'AIME MOI NOS PLUS
che dovrebbe essere irreperibile sul mercato perché sequestrato. Non trovando in vendita detta merce passiamo ad
ALTRI ARTICOLI
che giornalisticamente parlando, quando non sono «Lettere al Direttore», sono a pagamento e non ne abbiamo visti mai pubblicati tanti come per osannare le grandi idee avute per la festa di
PIEDIGROTTA ... RINNOVATA
la quale non è gradita né nella edizione tradizionale né in quella rinnovata e sarebbe opportuno dal lato economico e per la buona reputazione di Napoli, se ne rimane ancora un poco, di sopprimerla definitivamente. Ma questo, siatene sicuri, non avverrà, perché diceva Ferdinando II di Borbone: «Quanno se fà se magna»
 Le teste d'uovo, come il Castello che è stato al centro della manifestazione, solo perchè è ubicato proprio dirimpetto ad un determinato albergo di lusso di via Partenope, dalla montagna (centocinquantamilioni per tutta la festa) hanno cavato fuori il topolino senza avere né il senso della proporzione, né quello del ridicolo, come per la pretesa strombazzata
ERUZIONE SIMULATA DEL VESUVIO
L'idea non è neanche nuova perché al tempo del «puzzone» fu fatto il tentativo con lo stesso sistema cioè con i fuochi artificiali ed anche allora si risolse in una squallida
MISERABILE FETECCHIA
perché le teste d'uovo di allora, come quelle attuali, ripetiamo, non hanno né il senso della proporzione né quello del ridicolo. Qualcosa del genere fu progettata per la Piedigrotta del 1960 in occasione delle Olimpiadi ma non diciamo né come, né diciamo chi avrebbe dovuto realizzarla per ovvii motivi. Diciamo solo che doveva esser una finta attività normale del vulcano; si sarebbe dovuto trattare di una sorpresa con la durata di qualche paio d'ore. Infatti il simulacro dell'eruzione di un vulcano può farlo soltanto il Padreterno ed il vulcano ... in persona, facendolo davvero con tutta l'immane potenza delle forze endogene scatenate. Dai giornali avete certamente appreso che «non si è mai visto spettacolo simile» però si sono guardati bene  dall'aggiungere «più miserevole e desolante».
Dato che precedentemente abbiamo nominato il «puzzone» dobbiamo ricordare una sua parola d'ordine : «Si redima la terra, si fondino le città» Checché se ne dica di lui, dobbiamo convenire che era una cosa fatta buona, «ottima, direi» (poi dicono che «Carosello» non serve a niente).
Oggi, invece, lo slogan è diametralmente opposto 
SI ABBANDONI LA TERRA SI SFASCINO LE CITTA'
 (badate alla sottigliezza: «si sfascino». Questo è avvenuto a Caserta dove è stata semidistrutta la città, dicono, dai tifosi della Casertana ... che è poi la locale squadra di calcio, prima promossa dalla «C» in «B» e poi retrocessa dalla «B» in «C». (Non è un problema di geometria).
Il fatto ci fa venire in menta Andrea (il personaggio esiste ed è tuttora vivente) il quale di ritorno dall'America dove era stato per parecchio tempo, avendo portato con se un po' di danaro, pensò di rinnovare i mobili della sua casa. Poi, quando rincasava a sera ubriaco, frequentava la bettola, dopo aver picchiato la moglie Nunziatina (è morta) dava di mano alla accetta e scassava tutti i mobili, quei mobili che erano costati fatica, sudori e sacrifici. Il mattino seguente si attrezzava di colla e chiodi e cerva di riparare il malfatto. La sera ritornava di nuovo ubriaco e ... ecc... ecc ...
Il fatto di Caserta ha una variante aggravante ed è questo: gli «ubriaconi» hanno sfasciato la roba di tutti noi, compresa la loro.
Andrea era ubriaco di vino, questi sono resi «ubriachi» dalla stampa cosiddetta sportiva, e non meno «sotterranea» e sobillatrice di quella degli hippies, che ha fatto credere loro che la reputazione, l'importanza di una città va ricercata nella squadra di calcio e nella «serie» in cui giostra.
Questi «ubriaconi» responsabili di distruzioni la cui valutazione si aggira sulla cifra di vari miliardi, daranno difesi da un collegio di avvocati nominati e pagati dall' Amministrazione Comunale di Caserta, cioè dal Comune della città devastata.
Mi domando chi sosterrà la parte civile nel processo, se pure ci sarà:
E chiudiamo con qualche cosa di veramente poco piacevole:
IL MATERIALE LUNARE
portato sulla terra dagli astronauti americani è stato negato all'Italia ed il perché va ricercato nel motivoche per le ... ricerche su detti materiali occorrono laboratori attrezzati  e non ... campi sportivi.
Noi preferiamo essere primi in quei ... campi e non in questi ultimi.