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Tratto dal n°10
de LA TORRE -
26 - 06 - 1967
 
 

TUR(R)IS... TICA OCTAVA... SORGI!
STRU... STRU... STRU...

Strutture ed Infrastrutture

La logica non è più di moda? - Se Thant mi dà tant!...

Fantapolitica per gli ingenui - La parola d'ordine è galleggiare


Siamo ormai in pieno giugno. Questo tempo uggioso e grigio e qualche volta freddo mi fa pensare che le stagioni astronomiche non coincidono più con quelle metereologiche, perciò da oggi in poi chiamerò queste ultime metereo(il)logiche, anche perché, in tutti i campi, la logica è andata a farsi benedire, voglio dire a farsi impartire l’estrema unzione. Dopo di ciò è morta. Sia pace all’anima sua.
Per godere la pace questo è l’unico sistema, perché sulla terra accadono cose, provocate dai grandi uomini, che non fanno prevedere nulla di buono.
Ai primi di questo mese siamo stati con il fiato sospeso per il non senso od illogicismo di un’altissima personalità qual è il Segretario generale dell’ONU.
Qualcuno potrebbe obbiettare – Ma via! Facci il piacere! Ora con la tua malalingua te la prendi nientedimeno con il Segretario generale delle Nazioni Unite?
Rispondo subito: - La logica non è un’opinione e, anche se lo fosse, io ho sempre avuto paura di tali grandi uomini.
Con il ritiro precipitoso, quasi istantaneo, dei caschi blu dalle frontiere del Sinai e dalla striscia di Gaza abbiamo visto tutti…che Gaza ha combinato. Se le cose fossero andate in maniera diversa, avremmo assistito ad u n altro genocidio e non ancora siamo usciti fuori dal pericolo. Ora il malese si preoccupa che i profughi, gli sbandati ed i feriti hanno bisogno di tutto: dai medicinali agli alimenti, dal plasma sanguigno alle scarpe (buttate via durante la fuga), dagli indumenti al tetto per ripararsi e naturalmente …bussa a danaro. E dire che tempo fa se ne voleva andare e tutti lo pregarono di restare, proprio come hanno fatto ultimamente gli Egiziani con Nasser il condottiero. Mi domando perché si chiama U Thant e non si chiama invece U Nhient.
Volete far perdere la testa ad un grande uomo? Idolatratelo! Fategli credere che egli è insostituibile, prezioso, infallibile ed avrete ottenuto in pieno il risultato.
Fin qui il titolo di questo articolo c’entra come il cavolo a merenda. (Come se uno non potesse permettersi il lusso e la libertà di fare merenda col cavolo). Ancora un po’ di pazienza e l’enigma sarà chiarito.
Ho voluto portare qualche esempio di grandi uomini, perché, in seguito, riferendomi al titolo, parlerò di grandi uomini in sedicesimo rispetto ai primi e dalla situazione mondiale passerò a quella locale. Anzi lo faccio subito per rientrare in cose e fatti meno grandi e di più facile constatazione.

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Le notti insonni e travagliate dei nostri grandi concittadini pensosi dovrebbero suscitare nell’animo nostro un sentimento di riconoscenza senza limiti e senza fine.
Cuori ingrati di Torresi! Uomini di poca fede, non dubitate, c’è chi pensa per voi! Paragonate che cosa era Torre del Greco fino a pochi anni fa con che cosa è adesso e con un po’ di buona volontà ed un pizzico di fantasia potrete vedere anche che cosa sarà…domani. Anzi ci sono quelli che attraverso le loro descrizioni e stru…otturazioni ce la fanno già intravedere.
Abbiamo sentito parlare di porto turistico, di nastri veloci di scorrimento (sappiamo benissimo a Torre del Greco che cosa scorre). Si sta parlando di zone residenziali, di spiagge, di imbarcazioni, di alberghi, di industrie ecc. ecc. .Tutte cose che porteranno a Torre benessere, civiltà e progresso, soprattutto alle classi popolari, perché di tutto questo le altre, anzi le alte classi, non hanno più bisogno.
Ma quello che supera ogni aspettativa lo abbiamo appreso da «Il Corriere dello Sport» del 15 giugno c.m.
Facciamo squillare le trombe d’argento, come fanno i fedeli di Porchiano e quindi diciamo: - Popolo di Tur(r) is…tica –Octava, udite! Udite! Sappiate innanzitutto che Torre del Greco è stata inserita dal Comitato per la Programmazione o meglio dal Piano della Cassa del Mezzo giorno nel comprensorio turistico e che…(udite, non vi distraete per carità!)…non è previsto «l’insidiamento di industrie rumorose e maleodoranti. Il settore agricolo inserito nel Piano Verde II verrà incrementato ed ammodernato specialmente con l’estensione delle colture pregiate dei fiori (che belle garuofene!) e dagli… asparagi».
Queste sono inezie, quisquilie, pinzillacchere direbbe il compianto Totò di fronte a quello che verrà in seguito.
I numi provvidenziali e giganteschi che solleveranno le sorti di Torre del Greco sono il turismo e lo sport.
Il maggior richiamo alle enormi masse di turisti che si riverseranno a Torre del Greco è costituito dal Vesuvio. Infatti questo vulcano, caduto in così bassa fortuna, è uno dei principali ingredienti che il Sindaco agita nello «shaker» per prepararci questo delizioso «coktail», domandandosi:
«Ma può Torre del Greco con le sue attrezzature far fronte alle ondate di turisti che scendono (addò stanne? n. d. r) o che vorrebbe attirare sul suo litorale? E’ in grado di strumentalizzare il turismo per accrescere gli introiti incamerando almeno la tassa di soggiorno? Il dubbio sussiste. Ogni apertura economica deve avere strutture ed infrastrutture ».
Paragona quindi il «lido» di Torre del Greco a quello di Ostia, dove abbondano come qui gli stabilimenti (balneari) ed auspica la costruzione di alberghi e locali di ritrovi per trattenere gli ospiti che verranno ad immergersi nelle glauche acque di Torre del Greco. Afferma con soddisfazione e convinzione che lo scugnizzo è scomparso (?), il suo tempo è alle nostre spalle (…e l’avvenire è nostro n. d. r.) Non ricordo da chi ho udito queste parole…
Infatti il massacro di quegli sparuti giardini pubblici, le strade letteralmente coperte dalle immondizie – non diamo sempre la colpa ai netturbini ed agli amministratori – le squadre improvvisate di calciatori che giocano sulla pubblica via, le lampade della pubblica illuminazione in frantumi, sono opera di ragazzi civili ben educati che non hanno a che vedere nulla con gli scugnizzi.
Il Sindaco poi in un impeto di ottimismo (certamente basato sulla buona fede e sulla buona volontà) elenca ancora altre provvidenze, fra le quali la costruzione di una piscina, di un palazzetto dello sport, di un congruo numero di campi di tennis, ai quali vanno aggiunti parchi di divertimento per bambini e campi di golf ecc. ecc.
(Veramente i campi di golf li ho aggiunti io: uno sport anche per i più anziani, per i cosiddetti «matusa».
Come vedete, fra stru…tturazione, ri..stru…tturazione ed infra…stru…tturazioni noi, qui, ci trasformeremo tutti in guide turistiche, camerieri, posteggiatori di macchine e posteggiatori con chitarre e mandolini, venditori di ricordini, atleti, massaggiatori, allenatori, floricoltori e…balie asciutte per accompagnare i bimbi agli innumerevoli parchi-divertimento e forse cambieremo anche il nome della nostra città e la chiameremo «Cuccagnis Prima».

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Ogni medaglia ha due facce ed anche questa, pure se coniata in così nobile metallo, ha il rovescio.
Gli «urbanisti» nostrani, divenuti tali per aver approfondito le loro cognizioni in materia leggendo la storia dei papi e volgendo le loro attenzioni a quelli che portarono i nome di «Urbano» e specialmente all’ultimo, Urbano VIII (quello dell’Inquisizione), hanno fatto di Torre la più brutta città del litorale ed oggi parlano di turismo. Hanno tormentato quella piazza di S. Croce con soluzioni non concatenate fra loro, rendendola qual è attualmente. Hanno distrutto il «Miglio d’Oro». Hanno eliminato la fontana delle cento cannelle. Hanno fatto crollare un edificio scolastico ecc. ecc. L’elenco sarebbe troppo lungo e dovremmo scrivere questo articolo a puntate. Avviciniamoci quindi verso la conclusione rendendo più chiaro il titolo.
 Quelle acque azzurre e cristalline nelle quali ci tuffavamo da ragazzi quando eravamo scugnizzi (me ne vanto) non sono più di quelle.
Si sono aggiornate all’epoca in cui viviamo e su di esse galleggiano innumerevoli corpi estranei ( e qui siamo finalmente giunti alle sillabe che ho messo in evidenza nel titolo e nel testo).
Qualcuno avrà sentito parlare di vasche di decantazione. Esse dovevano sorgere presso le foci delle fogne per evitare che dal mare sorgessero e galleggiassero certe cose. Invece niente. E’ il caso di dire: - Andate all’inferno, almeno provvisoriamente, con tutti questi stru…tturatori.
Costruite prima le vasche di decantazione, rendete il mare pulito, eliminate dagli alvei e dalle spiagge tutte queste sostanze fetide – altro che industrie maleodoranti – se no dovrete metterle nello «shaker» (oh! Magico accoppiamento delle parole) ed agitare bene prima di presentare ai turisti questo meraviglioso coktail.
Le carene candide dei panfili dei magnati – non è il participio passato del verbo «magnare» - fileranno nelle acque azzurrine, cristalline e pure, senza pericolo di sporcarsi. Le spiagge affollate diverranno affollatissime. Invece di preparare atleti, calciatori ecc. prepariamo uomini educati prima nel morale, nella cultura e poi nel fisico. Per questo occorrono innanzitutto scuole. Riparate quelle che minacciano di crollare, costruitine altre. Date una sede degna agli uffici, alloggiandoli in edifici demaniali e funzionali. Prima del Palazzetto dello Sport costruite un Palazzetto di Giustizia con il relativo carcere. E’ sede degna di Pretura quella che esiste a Torre del Greco? Bloccate le costruzioni intensive, allontanatele dal centro urbano, poiché qualsiasi punto della città è raggiungibile in pochi minuti. Che ne facciamo di tutte queste macchine? Fateci respirare.
Dateci aria, aria!  Verde, verde!  O tutto questo dovrà essere solo appannaggio di pochi privilegiati installatesi nelle zone residenziali? Nelle quali zone certamente arriverà il flusso dell’acqua, che non arriva in via G. De Bottis, da dove vi arrivano, cari Soloni, le più tremende maledizioni che escono dalla bocca del sottoscritto piena di dentrificio mentre il rubinetto fa: «glu, glu, glu» come una tortorella in amore.
Pensiamo prima a salvare la «Moribonda», pensiamo a quelle cose che servono urgentemente alla collettività. Non facciamola guazzare negli stru…tturatori e infra…stru…tturato.

Non pensiamo, insomma, a quelle cose che non sono certamente utili ed urgenti come l’igiene e l’aria, necessarie alla salute. Perciò prima di tutto «penzammo ‘a salute!» ma nel vero senso della parola.

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A qualcuno o a parecchi la stru…mentazione  di questa «sonata» non piacerà, e diranno: - Ma questo (questo sono io) che vuole? Che rosica? Ma chi è? Michele Viscosi, Ciceruacchio? O Catone, il Censore? Ma va a morì ammazzato!
Io non raccolgo l’invettiva, mi cospargo il capo di cenere, mi inginocchio (operazione un po’ difficile per via dell’artrosi) e prego…
Prego gli uomini come si può pregare Iddio: - Unitevi! Raccogliete le vostre forze, rafforzate le vostre meningi pensate con la testa sulle spalle! Stringete i denti! Date la precedenza alle cose veramente importanti e necessarie. Vedrete così scomparire tante brutture, vedrete salvato quel poco che c’è ancora da salvare e vedrete scomparire anche i Michele Viscoso, i Ciceruacchio ed i Ca-Catoni  (Accidenti sta diventando anche balbuziente!!!).
Come dite? E’ impossibile? La voce è fioca, è insignificante? E’ priva di autorità?!
Lo sapevo! Allora vorrà dire dobbiamo rassegnarci tutti a vedere per sempre quei corpi di forma oblunga galleggiare sul mare e purtroppo anche sulla terra ferma.